I Beaujolais sono prodotti con gamay.
La resa di questo vitigno rosso a polpa bianca è capace di raggiungere 100 ettolitri ad ettaro, ma la si limita per ottenere un risultato di migliore qualità: la sua resa ottimale è di 30 a 50 hl sui suoli granitici del Beaujolais.
Circa 10.000 vignaioli si dividono 22.000 ettari di cui 16.000 in AOC, su 96 comuni della Saône-et-Loire e del Rodano, e producono 1.300.000 hl di cui 400.000 di novello e 350.000 in Crus.
I vigneti comprendono due zone: a sud, intorno a Villefranche-sur-Saône, i suoli argiloso-calcarei del Basso-Beaujolais danno i Beaujolais ordinari; la zona dei vigneti si distende al nord, su suoli granitici.
Beaujolais - sono dei vini originari in maggioranza del Basso-Beaujolais, e di cui i 2/3 circa vengono commercializzati come Beaujolais nouveau.
La denominazione Beaujolais Supérieur non è territoriale, ma onorifica. Per meritarla, il vino deve avere almeno 11%vol, al posto di 10 per il Beaujolais semplice.
Insieme, queste due denominazioni occupano 9.700 ha. La produzione è di 600.000 hl di rossi e 6.000 hl di bianchi per il Beaujolais, di 11.000 hl rossi e 500 hl bianchi per il Beaujolais Supérieur.
Beaujolais-Villages (o Beaujolais-nome del villaggio), ma in pratica questa denominazione non è adoperata molto, è accordata a 6.300 ha condivisi tra 39 comuni di cui 8 in Saône-et-Loire, (includendo Saint-Amour e Saint-Vérand), che possono produrre anche dei Mâcon.
Crus del Beaujolais
Il Beaujolais si fregia di dieci Crus, denominazioni che riguardano solamente vini rossi. Salvo l'ultimo, il Régnié, possono legalmente rientrare nella AOC Borgogna. Sono tuttavia dei vini nettamente distinti dagli altri Borgogna.
I Crus sono vinificati secondo un metodo tradizionale: fermentazione per una buona parte dell'inverno, poi invecchiamento in fusti per 6 mesi.
Saint-Amour - 330 ha in Saône-et-Loire.
Juliénas - Juliénas, così chiamato in onore di Giulio Cesare, ha un'area delimitata di 600 ha, con alcune particelle dei comuni di Emeringes, Juillé, e Pruzilly.
Chénas - il più piccolo Cru, 250 ha, che include La Chapelle-de-Guinchay.
Moulin-à-Vent - il mulino di questo "Re del Beaujolais" ha perso le sue ali, ma è diventato la mascotte del Beaujolais. Il vigneto di 700 ha che sconfina nei comuni di Chénas e di Romanèche-Thorins, è il più vecchio e più popolare del Beaujolais. Produce più di 37.000 hl di vino, il più esportato del Beaujolais, sempre abbastanza corposo.
Fleurie - dalla sua cappella, la Madonna de Fleurie vigila sugli 800 ha di vigneto che produce ogni anno 45.000 hl del vino più costoso del Beaujolais.
Chiroubles - Su 350 ha, questo affascinante villaggio sui fianchi di una collina, produce 20.000 hl di un vino profumato, leggero ed agile, addirittura incantevole e sensuale che non guadagna niente ad invecchiare: da bere tra 1 e 2 anni.
Morgon - 1.100 ha. 60.000 hl che si differenziano nettamente dal resto dei Beaujolais.
Régnié - è il piccolo ultimo. La denominazione è stata accordata nel 1988 a 740 ha di Régnié (la cui chiesa ha due campanili) e di Durette.
Brouilly - questo territorio di 1.200 ha cinge la Montagna di Brouilly, nei comuni di Odenas, Saint-Lager, Saint-Etienne-la-Varenne, Cercié, Quincié, e Charentay.
Côte de Brouilly - La cappella di Notre-Dame du Raisin, costruita verso 1875 dai vignaioli che cercavano di esorcizzare l'oidio, è oggetto di un péllegrinaggio annuale, il primo sabato di settembre. A 485 metri, incorona il Monte Brouilly sul cui fianco meridionale vegetano i 320 ha del vigneto.