Questa zona, che certamente non ha bisogno di presentazioni, produce esclusivamente vini spumanti con il Méthode Champenoise famosi praticamente in ogni angolo del mondo. La zona è divisa in cinque regioni, Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Côte de Blancs, Côte de Sézanne e Côte de Bar, e l'unica uva bianca coltivata e lo Chardonnay, mentre le uve rosso sono il Pinot Nero e il Pinot Meunier. La Champagne prevede anche due AOC che producono vini fermi, cioè non spumanti, la Coteaux Champenois che produce sia vini bianchi che rossi, e Les Rosé des Riceys che produce vini rosati.
L'area delimitata dalla denominazione Champagne comprende 34.000 ettari di cui solamente 29.000 sono ad oggi piantati. Accordata a 303 comuni, si estende principalmente sul dipartimento della Marna, 202 comuni, 20.500 ha, più modestamente nell'Aube, 6.000 ha, e l'Aisne, 2.400 ha, ed a titolo aneddotico nell'Haute-Marne, 40 ha, e Seine-et-Marne, 30 ha.
Lo Champagne è la zona viticola più settentrionale della Francia, ciò che gli comporta di fare fronte a condizioni difficili, il freddo e l'umidità essendo poco propizi all'elaborazione regolare dei grande vini tranquilli. La vitis vinifera non matura quando la temperatura media è inferiore a 9,6°C; qui, la temperatura media è di 10,4°C.... Non è stupefacente, in queste condizioni, che la produzione vari da 0,6 a più di 2 milioni di ettolitri secondo gli anni.
Il suolo dello Champagne riposa su un zoccolo gessoso - dunque permeabile e ricco in principi minerali - che assicurano una benefica regolarità termica, ricoperto da uno strato argilloso-calcareo (brecce, sabbie e particelle argillose. I suoli dell'Aube sono dei calcari marnosi che si avvicinano a quelli della vicina Borgogna.
Il vino principalmente e prevalentemente prodotto nella Champagne è ovviamente quello spumante segno e simbolo da secoli di eleganza, raffinatezza e gioia, è certamente il vino che si associa ai momenti di festa e di celebrazione. Gli Champagne vengono prodotti con uve Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier in proporzioni diverse a seconda delle scelte del produttore, tuttavia, quando il vino è ottenuto solamente con alcune di queste uve, si utilizzano due definizioni specifiche e precisamente: Blanc de Blancs, quando è prodotto esclusivamente da uve Chardonnay, Blanc de Noirs quando è prodotto esclusivamente con Pinot Nero e Pinot Meunier o solamente una di queste. Esiste inoltre anche lo Champagne Rosé prodotto con una base di vino bianco a cui viene aggiunto una parte di vino rosso, entrambi ottenuti con le tipiche uve della zona. In annate eccezionali vengono inoltre prodotti i cosiddetti Champagne Millésimé ottenuti con i vini della vendemmia indicata in etichetta.
Come Reims è la capitale della denominazione, Epernay ne è il cuore. Epernay, con il sottosuolo scavato da più di 100 chilometri di gallerie che custodiscono milioni di bottiglie, ospita il Museo dello Champagne e della Preistoria, ed il Museo municipale accorda il primo posto alla storia ed ai lavori legati allo Champagne.
Quando si parla della Champagne, si pensa evidentemente ai vini effervescenti. Non bisogna dimenticare tuttavia l'esistenza di ottimi vini tranquilli.
I vini tranquilli
• Coteaux Champenois :
questa AOC del 1974 può produrre i 3 colori, ma oggi è per il 95% costituita da vini rossi: 300-400 ettolitri per anno.
I Coteaux Champenois sono elaborati a Bouzy di cui portavano una volta il nome, Ambonnay, Cumières, Vertus, Verzenay, e Rilly la Montagne.
• Rosé des Riceys :
Questo vino tranquillo è prodotto esclusivamente con pinot nero del comune di Riceys.
Gli effervescenti
Conviene mettere da parte il Crémant de Champagne, effervescente con schiuma leggera, in cui la pressione è solo di 3 atmosfere al posto delle 6 nello Champagne. In ciò che segue, non si tratterà più che dello Champagne propriamente detto.
Oltre ai dosaggi in zucchero che danno dei vini diversi, si devono distinguere :
•Il "Blanc de blancs" elaborato solo con dello chardonnay.
•Il "Blanc de noirs", proveniente da pinots
•Il Rosé : una volta, questo vino era elaborato in rosé per cuvaison breve, vale a dire che si lasciava il succo alcune ore in contatto delle bucce di uve nere. Ma il colore risulta molto difficile da ottenere con questo metodo, ed il vino ottenuto è un po' troppo corposo per un Champagne, tanto che questo metodo non è più molto impiegato.
Oggigiorno, lo Champagne rosé è il solo vino francese che è permesso di fare per mescolanza di vino rosso e di vino bianco. Al momento dell'elaborazione della quantità di vino in un tino, si aggiunge del vino rosso dei Coteaux Champenois, in ragione del 10 - 20% del volume.
•Cuvées speciali: sono delle Cuvées particolarmente curate. La prima Cuvée speciale che la storia ha ricordato è quell'elaborata da E. Mercier per Napoleone III.
•I Millésimés, elaborati unicamente coi vini di una stessa buona annata, ed invecchiati per almeno 3 anni prima di essere commercializzati. Non rappresentano che il 10% della produzione.