Côte de Beaune

La Côte de Beaune produce vini secondo 33 denominazioni :

5 denominazioni regionali; 2 denominazioni sub-regionali (Côte de Beaune-Villages, e Bourgogne Hautes Côtes de Beaune); 14 denominazioni comunali che possono essere seguite dalla menzione "Côte de Beaune", facoltà utilizzata soprattutto per le meno conosciute. Possono prendere anche la denominazione Côte de Beaune-Villages; 5 denominazioni comunali che non hanno questa possibilità (Beaune, Côte de Beaune (utilizzata da sola, è riservata ai piccoli vigneti che sovrastano Beaune), Aloxe-Corton, Pommard, e Volnay); e 7 Grands Crus.

Andiamo a visitare la Côte de Beaune approssimativamente da nord a sud.

Pernand-Vergelesses - Questa denominazione comunale è per la Côte de Beaune ciò che Fixin è per la Côte de Nuits. Su 194 ha, il comune produce 3.300 hl di rossi, 1.100 hl di bianchi, ma alcune particelle hanno diritto alla denominazione Corton, ed altre a quella di Corton-Charlemagne.

Ladoix - Le frazioni di Ladoix, Buisson, e Serrigny, formano il comune di Ladoix-Serrigny. La denominazione comunale Ladoix riguarda 130 ha che producono 3.000 hl di rossi, e 300 hl di bianchi.

Aloxe-Corton - Questa denominazione comunale che riguarda 120 ha che producono 4.900 hl, deborda su Ladoix e su Pernand-Vergelesses. In particolare, prende in prestito al comune da Ladoix alcuni Premiers Crus.

Savigny-lès-Beaune - La porta della dispensa del castello, ricostruito in 1672 sulle rovine del vecchio castello di 1340, dice dei vini di Savigny che sono "nutrienti, teologici, e morbifugi." La denominazione comunale è accordata a 383 ha.




Beaune - Questa pittoresca città è la capitale storica, spirituale e commerciale dei vini della Borgogna. È fiera del suo ammirevole Hôtel-Dieu, mantenuto dal 1443 grazie alla vendita annua dei vini degli Ospizi, la terza domenica di novembre. Dal 1851, questa vendita si fa all'asta. La denominazione comunale Beaune riguarda 450 ha.

Chorey-lès-Beaune - I 170 ha di questa denominazione comunale, situati al limite della pianura, forniscono 6.000 hl di rosso di buona struttura ed dal fascino fruttato. Questo vino, da bere abbastanza giovane, è commercializzato a Chorey-lès-Beaune, ma soprattutto in Côte de Beaune Villages.

Côte de Beaune - Non si tratta di una denominazione sub-regionale, ma di una denominazione comunale accordata ad alcune località della Montagna di Beaune. 50 ha danno 900 hl rossi e 200 hl bianchi, simili ai vini a denominazione Beaune, ma più semplici, da bere più giovani.

Corton

Corton Charlemagne, Charlemagne

Pommard - 340 ha forniscono esclusivamente 12.000 hl rossi. Fortemente strutturato e colorato, tannico, addirittura aspro nella sua gioventù, potente, gli occorrono parecchi anni di invecchiamento in bottiglia per svelare le sue magnifiche ricchezze, almeno presso i produttori seri. Questo "vino da masticare" che riempie bene la bocca, è soprannominato il "Bordeaux della Borgogna".

Volnay - Poichè i bianchi di Volnay vengono venduti sotto la denominazione Meursault, i 215 ha della denominazione comunale Volnay riguardano unicamente del vino rosso, 9.000 hl. Per contro, i rossi della località "Les Santenots", a Meursault, prendono la denominazione Volnay : Santenots du Milieu, Caillerets, Petures, Cras.

Il Volnay, tutto finezza e delicatezza, molto equilibrato, agile, leggero, di una rara distinzione, ha un bouquet squisito ed un'eleganza rotonda. È il vino più fine della Côte de Beaune, come il Musigny è il più fine della Côte de Nuits. Ha un colore più chiaro del suo vicino Pommard e, migliorando più velocemente, è consumabile fin dal suo quinto anno.

Monthélie - Uno dei villaggi più pittoreschi di Borgogna, con le case vecchie sovrapposte sul fianco della collina, con le viuzze in pendenza, con le presse centenarie. I 140 ha della denominazione comunale forniscono 4.200 hl di cui 100 solamente in bianco.

Saint-Romain - Tra la Côte e le Hautes Côtes, ad ovest di Auxey-Duresses, nei pressi di Meursault, il villaggio occupa un sito splendido. La sua piccola denominazione comunale, 135 ha, si divide tra rossi e bianchi.

Auxey-Duresses - 170 ha per questa denominazione comunale ad ovest di Meursault. La parte settentrionale della denominazione dà dei rossi, 4.000 hl, fini e fruttati, con note di lampone o di ribes nero. I migliori rievocano i Volnay.

Verso est e sud-est, vale a dire a lato di Meursault, dominano i bianchi, 1.400 hl, che si possono avvicinare ai Meursault nelle buone annate quando l'uva è molto matura, senza che ne abbiano tuttavia la rotondità, e che si bevono più giovani.

Meursault - 440 ha per questa denominazione comunale che produce 1.000 hl di rosso, e 17.000 hl di bianco di cui 15.000 in Premiers Crus. E 170 ha su Blagny che possono scegliere di chiamarsi Blagny ma che rivendicano raramente questa denominazione...

Il Meursault bianco riesce ad essere al tempo stesso secco e morbido. Colore oro pallido, limpido e brillante, corposo, che sviluppa un ricco bouquet, è famoso per la sua soavità.

Meursault produce anche dei grande rossi fini, ricchi in bouquet e molto potenti, molto meno costosi dei bianchi.

Blagny - Il comune produce tanto in bianco che in rosso, ma l'AOC comunale Blagny designa esclusivamente 170 hl di rossi prodotti su 7 ettari.

Montrachet

Chassagne-Montrachet - Chassagne-Montrachet segna il limite sud dei bianchi, e la sua produzione comprende il 50% di rosso. La denominazione comunale conta 340 ha, per 14.000 hl.

Puligny-Montrachet - La denominazione comunale riguarda 210 ha che producono alcuni rossi (280 hl) ma soprattutto bianchi (11.000 hl).

Bâtard-Montrachet, Criot Bâtard-Montrachet, Chevalier-Montrachet

Saint-Aubin - Dietro alla Côte rispetto a Montrachet, Saint-Aubin e la sua frazione Gamay possiedono 280 ha che hanno diritto solamente ad una denominazione regionale. Ma soprattutto 240 ha con diritto alla denominazione comunale producono 2.000 hl di eccellenti bianchi della famiglia dei Puligny, e 3.000 hl di rossi vicini ai Chassagne, sebbene con meno corpo. Da bere tra 2 e 10 anni.

Santenay - Santenay è una vecchia città pittoresca all'estremità sud della Côte d'Or. Ciò che il detto esprime più felicemente : "A Santenay, la Côte d'Or muore di una bella morte". Nel caso in cui ne aveste bisogno, è anche una città termale... La denominazione comunale copre 380 ha che producono un po' (400 hl) di bianchi, secchi e fini, da bere giovani. Ma è soprattutto il rosso, 14.000 hl, che si impone.

Maranges - Denominazione comunale dal 1990, segna l'estremità sud della Côte d'Or, a 50 chilometri appena da Digione, la sua estremità nord. 170 ha che interessano i comuni di Cheilly-les-Maranges, Sampigny-les-Maranges, e Dezize-les-Maranges, producono 5.000 hl rossi fermi e tannici, venduti una volta con la denominazione Côte de Beaune-Villages. Ed anche alcuni bianchi.

Côte de Beaune-Villages - Contrariamente alla Côte de Nuits-Villages, questa non corrisponde ad un area delimitata : si tratta di una denominazione di sostituzione per tutti i rossi delle denominazioni comunali, eccetto Beaune, Aloxe-Corton, Pommard, e Volnay. Permette anche degli accostamenti intercomunali. In media, 5.000 hl sono prodotti sotto questa denominazione.

Bourgogne Hautes Côtes de Beaune - Le Hautes Côtes producono frutti (ribes nero, lamponi) che sono all'origine dei vini liquorosi di Nuits Saint-Georges e di Digione. Ed è anche qui che nasce l'acquavite di pera dei Monti di Côte d'Or. La denominazione è accordata a 500 ha delle colline meglio esposte di 29 comuni con numerosi siti pittoreschi. La qualità della denominazione ha progredito velocemente in questi ultimi anni.