GRAN BRETANNIA

Il Regno Unito è rimasto isolato dall'Europa per secoli, facendo di tanto in tanto delle puntate sul continente, principalmente in Médoc ed a Jérez. Paradossalmente, dopo che l'isola, sempre meno regno e sempre più Gran Bretagna, si è ancorata all'Europa, arrivando ad aprire un tunnel ed a non respingere completamente l'idea di una moneta e di una difesa comuni, si assiste alla nascita di una viticoltura britannica. Come se niente fosse, i vigneti britannici occupano un migliaio di ettari disseminati su di una ventina di contee, e che riescono a riempire si e no un milione di bottiglie.

Per tentare di distinguere l'essenza di questo fenomeno, tentiamo di descrivere la situazione :

•i vigneti gallesi, di cui un solo territorio merita di essere ricordato : Llanerch, 2,2 ha nei pressi di Pontyclun.

•la produzione di rossi da pinot nero, essenzialmente nel Berkshire, oltre a dei rosati, talvolta spumanti, dallo stesso vitigno.

Il resto, cioè quasi tutto, è bianco. I vitigni più impiegati sono :

•il müller-thurgau, di origine svizzera ma usato soprattutto in Germania ed in Austria,

•il seyval blanc, un ibrido franco-americano, sconosciuto in Francia,

•ed il reichensteiner, miscuglio di varietà francesi, italiane e tedesche, ma praticamente ignorato in questi tre paesi.

Un'analisi superficiale porterà a salutare nuovamente l'originalità britannica. Infatti, questi vitigni sono stati selezionati, tenuto conto del clima di oltre Manica, per una qualità preziosa : l'attitudine a maturare precocemente.

Ma ben altri vitigni sono stati impiantati, in prevalenza moderni, di origine tedesca o alsaziana, spesso a titolo sperimentale. Dopo tutto, essendo i vigneti di impianto recente, ed il clima più propizio all'acqua che ai vitigni tradizionali, si sono determinate le condizioni adatte per avere un vasto campo di sperimentazione. E' perciò che a fianco dell'auxerrois, dello chardonnay, e del gewurztraminer, si trovano il bacchus, il faber, il gutenborner, l'huxelrebe, il kerner, il kernling, il madeleine angevine, l'optima, l'ortega, il regner, lo scheurebe, il siegerrebe, il würzer, lo schönburger (incrocio di pinot nero e di moscato di Amburgo), etc.

I migliori risultati, ad oggi, si sono ottenuti con il müller-thurgau, il seyval bianco e - sembrerebbe - il gutenborner. Altri buoni risultati, troppo limitati per essere veramente significativi, sono stati ottenuti con il kerner, il gewurztraminer, e lo scheurebe. I migliori bianchi possono e devono invecchiare da  4 a 10 anni prima di essere presentati a tavola.

Le proprietà viticole hanno una superficie media di 5 ettari. Sono disseminate su di una ventina di contee, con una densità maggiore nel sud, dove l'Hampshire, il Sussex, e soprattutto il Kent, fanno la parte del leone.

Più che mai è difficile proporre una selezione, sia perché non è stata ancora stabilita alcuna classificazione, sia per la ancora giovane età dei vigneti.