Gaillac - E', con il Languedoc, la più antica zona vinicola della Francia, in attività da più di 20 secoli. Sono state trovate, infatti, tracce di attività vitivinicola gallo-romana in tutta la regione.
Nel XIII secolo, Raimondo VII, ultimo conte di Tolosa, stabilì un insieme di regole per la produzione dei vini di Gaillac.
Ai giorni nostri, i 1.600 ha del suo territorio sono ripartiti su 73 comuni intorno a Gaillac, Albi, e Cordes. 600 raccoglitori producono circa 80.000 hl di cui il 60% in rosso ed il 40% in bianco.
Si devono distinguere 4 tipi di terreni principali. Da nord a sud :
•le coste calcaree della regione di Cordes, che produce quasi esclusivamente bianchi,
•le prime pendici, dove grès e marne si aggiungono al calcare; una volta riservate ai bianchi (solo i bianchi hanno diritto alla denominazione), poco a poco vengono utilizzate anche per i rossi,
•una zona di pianura a produzione mista, su ambedue le sponde del Tarn,
e le terrazze sabbiose e ciottolose mischiate a terreni alluvionali del Tarn sulla riva sinistra, luogo di elezione per i rossi.
Cahors - La zona viticola, molto antica, è di origine gallo-romana ed il suo vino apprezzato da tempo immemorabile. Già nel 16° secolo, Clément Marot, vantava questo "liquore forte e saporito". Nel 19° secolo, era molto esportato, e la Crimea produce ancora oggi un "Cahors russo".
Arricchito di zucchero artificialmente, questo vino non ha più alcun rapporto con quello che lo aveva ispirato, il rogomme : succo d'uva non fermentato, bollito, al quale viene aggiunto alcol a 29,5%vol.
La zona è stata gravemente danneggiata in due riprese : prima dalla fillossera, poi dalle gelate dell'inverno 1957-58 che l'hanno quasi totalmente annientata. Ma si è ripresa da queste prove, dimostrando la sua forte vitalità.
Fronton (Côtes du Frontonnais) - Classificata AOC dopo il 1975. Il territorio della denominazione, situato ad una trentina di km a nord di Toulouse, si estende su 2.200 ettari ripartiti su 20 comuni, tra cui Fronton e Villaudric. Produce circa 100.000 ettolitri (85% di rosso, 15% di rosato).
Esclusività condivisa con Gaillac : il vino è ottenuto a partire da un vecchio vitigno, la négrette, che gli dà il suo eccellente bouquet. A Fronton, si racconta che i Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme avrebbero riportato da Cipro , nel 12° secolo, un vitigno locale, il mavro (nero in greco). Per quanto capriccioso, il vitigno si acclimatò felicemente e fu adottato con il nome di négrette.
Marcillac - 150 ha divenuti AOC recentemente, su terreni di gres rossi.
Lavilledieu - AOVDQS Situata all'interno di 13 comuni del dipartimento di Tarn et Garonne, ad ovest di Montauban. Poco più di 30 ettari.
Coteaux du Quercy - AOVDQS - Tra Cahors e Montauban su circa 250 ettari.
Cotes du Brulhois