LIBANO

I 19.000 ettari, situati in gran parte nella valle della Bekaa, forniscono essenzialmente uva da tavola. Il vino prodotto qui non supera i 50.000 ettolitri. Dal vino favoloso di Qana, ad oggi, l'industria vinicola libanese ha fatto una lunga strada, ha sopportato 15 anni di fatiche ed è riuscita ad emergere vittoriosa, e l'elenco dei vini prodotti localmente, è in forte crescita. Oltre ai tre maggiori stabilimenti per la lavorazione del vino che sono Kefraya, Musar, e Ksara, ora possiamo aggiungere Clos St Thomas, Nakad, Wardy, Kouroum Kefraya e Massaya. La produzione di vino del Libano è valutata a 4 milioni di bottiglie all'anno 1999, il 35% del quale è esportato (1,4 milioni di bottiglie), producendo un reddito annuo di 4-5 milioni di dollari.

Sfondo storico:

I suoli fertili di Libano erano già famosi per i loro vini nei tempi antichi, che venivano spediti ai Fenici ed apprezzati da Roma, Grecia, Anatolia, Atene e Cartagine. L'industria del vino in Libano ha sopportato e ha superato i due maggiori intoppi, vale a dire la religione islamica e gli ottomani che non sono riusciti a sradicare la tradizione vinicola introdotta dai monaci Maroniti per scopi liturgici. Il secondo e maggiore intoppo (che non fermò la produzione di vino e la sua esportazione) è stata la guerra civile che ha afflitto il paese dal 1975 fino al 1990.

Al-Bekaa è la valle di retroterra dove cresce la maggior parte delle viti. L'ambiente è una combinazione ideale per la produzione di buon vino: altitudini di 1000 metri, una pioggia annuale media di 550 millimetri ed una temperatura estiva media di 25°C. La guerra civile ha colpito la crescita dell'industria di vino, e solamente la rapida espansione improvvisa alla quale noi ora stiamo assistendo va a provarlo. Il primo stabilimento per la lavorazione del vino in Libano è stato il "Domaine che Ksara" costruita da monaci gesuiti nel 1857, altri seguirono, Nakad (1923), Musar (1930), Kefraya (1982), Clos St. Thomas (1997), Kouroum Kefraya (1997), Wardy (1997) e Massaya (1998). Questa non è la fine dell'elenco comunque ci sono numerosi micro-stabilimenti per la lavorazione del vino (Bacchus, il Domaine des Tourelles), e conventi (Annaya), che producono quantità molto piccole di vino.