Plinio il Vecchio e Columella celebravano già i vini dell'Allobrogia, apprezzati dal più celebre dei buongustai romani, Lucullo il Raffinato. Oggigiorno, i vigneti detti "della Savoia" occupo 2.000 ha di cui 1.430 beneficiano di una denominazione controllata. I terreni AOC sono localizzati principalmente nel dipartimento della Savoia, 1.100 ha, ma anche in Alta-Savoia, 160 ha, e su due comuni dell'Isère, 90 ha, e due dell'Ain, 80 ha.
Tranquilli o effervescenti, i bianchi riempiono due bottiglie su tre, e la Savoia produce 70.000 hl di bianchi, sotto diverse AOC.
Dal 1991, i vini della regione sono stati valorizzati con le speciali bottiglie Savoiarde : più corte della Véronique impiegata una volta, ma più alte delle Borgognone, portano sulla spalla la Croce della Savoia.
La diversità dei vini savoiardi permette loro di accompagnare tutto un pasto.
Denominazioni della Savoia
Due denominazioni regionali possono produrre tutti i tipi di vini tranquilli :
•Vin de Savoie minimo 9%vol. Rossi e rosati possono essere prodotti con gamay, mondeuse, pinot nero, unicamente in Savoia, persan e cabernet sono autorizzati ma poco impiegati. Resa di base autorizzata: 60 hl/ha.
I bianchi possono essere fatti con jacquère, altesse, aligoté, chardonnay, malvoisie, mondeuse blanc, più, in aggiunta ed unicamente in Alta-Savoia, gringet, chasselas, e roussette di Ayze. Resa di base autorizzata: 65 hl/ha.
•Roussette de Savoie (minimo 10%vol) prodotta con l'altesse, la mondeuse blanche, e (per al massimo il 50%) con chardonnay. Resa di base autorizzata: 50 hl/ha.
Queste due denominazioni si applicano a 29 comuni del dipartimento, più 22 comuni dell'Alta Savoia in bianco, e quattro altri solamente in rosso, 2 comuni dell'Isère, e, per i rossi solamente, Seyssel e Corbonod nell'Ain.
Due denominazioni generiche riguardano degli effervescenti elaborati con seconda fermentazione in bottiglia, potendo provenire dalla totalità dell'area di denominazione Savoia :
•Pétillant de Savoie
•Mousseux de Savoie
Denominazioni territoriali :
•Vin de Savoie - nom de Cru : si applica solamente a vini tranquilli, bianchi, rossi, o rosati, con gradazione minima di 9,5%vol.
•Roussette de Savoie - nom de Cru : si applica solamente a vini bianchi tranquilli, prodotti con altesse (e chardonnay, ma questo deve rimanere in minoranza). Gradazione minima : 10,5%vol.
•Crépy : 88 ha di pendici calcaree esposte a sud e a sud-ovest nei comuni di Douvaine, Loisin e Ballaison, che producono 5.000 hl.
Il vino, prodotto con chasselas con una resa di base di 55 hl/ha, subisce sistematicamente la fermentazione malo-lattica. Gradazione alcolica da 9 a 12%vol, frizzante, leggermente perlato, presentante un leggero sapore di pietra focaia, è molto simile al Dorin vaudois ed al Fendant du Valais.
Contrariamente ad un diffuso pregiudizio, guadagna ad essere conservato per qualche anno : la sua acidità naturale gli conferisce una buona tenuta all'invecchiamento, nel corso del quale acquisisce un bouquet leggermente aromatico di mandorla verde e di nocciola.
•Seyssel : Oltre Seyssel, a cavallo dell'Ain e dell'Alta Savoia, il territorio si estende fino a Corbonod nell'Ain. Per i vini tranquilli, l'altesse ha l'esclusiva di queste pendici siliceo-calcaree o siliceo-argillose. La resa è limitata a 45 hl/ha. La vendemmia, praticata a maturità totale, produce 2.300 hl di un vino delicato e morbido, dal profumo di violetta, e con una gradazione da 10 a 13,5%vol.
•Con denominazione Seyssel mousseux (800 hl), la molette è prevalente, ma la roussette deve contribuire per almeno il 10%, e lo chasselas è autorizzato. La resa è limitata a 65 hl/ha, ed il vino viene elaborato con una seconda fermentazione in bottiglia.