Per molti anni la Calabria ha fornito vini da taglio sia ai produttori Italiani che esteri, essendo la sua produzione dell'epoca caratterizzata per il colore intenso ed il grado alcolico elevato. Più recentemente la situazione è cambiata e la tenacia dei viticoltori Calabresi ha fatto si che siano oggi presenti in regione realtà produttive e vini di tutto rispetto. In Calabria si contano circa 25.000 ettari coltivati a vigneto, in una regione dove meno del 10% della superficie è pianeggiante. Circa il 50% della superficie è collinare e più del 40% montana. I vigneti di conseguenza si trovano per lo più in collina (65%) o in montagna (15%).
I Vitigni più coltivati in Calabria sono il Gaglioppo, il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio ed il Greco Nero e rappresentano circa l'80% della produzione. I vitigni bianchi coltivati in regione sono il Greco Bianco, Il Trebbiano Toscano, il Montonico e la Guernaccia. In Calabria sono presenti 10 DOC e 10 IGT. In provincia di Cosenza troviamo le zone di Pollino e di Verbicaro, un tempo DOC autonome ed ora inglobate nella Terre di Cosenza DOC. Più a sud, in provincia di Crotone, troviamo la zona di Cirò (DOC), di Savuto (DOC) e della Val di Neto (IGT). In queste zone, caratterizzate da vini rossi importanti, spicca tra i vitigni autoctoni il già menzionato Gaglioppo. Nell'estremo sud, in zona di Reggio Calabria, troviamo il Greco di Bianco DOC, un noto vino da dessert, e la IGT Costa Viola. Il sistema di allevamento tradizionale per tutta la regione è l'alberello, mentre stanno prendendo piede forme di allevamento più moderne come il cordone speronato.
DOC:
Bivongi RC-CZ
Cirò CZ - il rosso (80% della produzione DOC), è celebre dall'antichità. Da meno se si crede alla tesi secondo la quale discenderebbe da Cremissa, vino che i Greci offrivano ai vincitori dei Giochi Olimpici.
Donnici KR
Greco di Bianco RC
Lamezia CZ
Melissa KR-CZ
(Pollino CS)
(San Vito di Luzzi CS)
Sant'Anna di Isola di Capo Rizzuto CZ
Savuto CS-CZ
Scavigna CZ
(Verbicaro CS)
Terre di Cosenza CS