L'isola produce vini liquorosi con gradazione di 18 - 20%vol, che possono essere secchi, semi-secchi, semi-dolci, o dolci, in generale ottenuti col metodo detto "solera".
Devastata dalla fillossera alla fine del diciannovesimo secolo, Madera è stata ripiantata con ibridi più resistenti, ma nettamente meno buoni. Oggigiorno, Le piantagioni sono dovute soprattutto allo tinta negra mole, uva nera che dà un vino molto ordinario, da usare per la cucina.
Ma c'interessiamo qui dei buoni Madera, generati dai vitigni tradizionali che ritornano lentamente.
Particolarità: l'uva è pigiata tradizionalmente sul luogo della vendemmia. Il mosto è portato poi alle cantine dei negozianti, a Funchal, dove è trattato come un qualsiasi altro vino. La fermentazione produce il vinho claro. E' da questo momento che il trattamento va a differire secondo il tipo.
Tutti devono essere fortificati all'acquavite e subire un lungo soggiorno in "estufa", stufa, dove vengono portati progressivamente ad una temperatura vicina di 45°C, ciò che produce l'invecchiamento accelerato, che caratterizza la Madera. Ma mentre i vini secchi sono prima scaldati e poi fortificati, i vini dolci sono prima fortificati e poi scaldati.
In ogni caso, si tratta di un trattamento duro, destinato ad ottenere lo stesso effetto di quello che producevano una volta i lunghi viaggi in barca. Per aggiustarsi, il vino ha bisogno di 18 mesi di riposo. Dopo questo riposo ben meritato, lo si mescola a quello degli anni precedenti, secondo un sistema di "soleras" che rievoca quello praticato a Jerez. Un nuovo riposo è necessario affinché il matrimonio dei diversi anni sia consumato.