Il Portogallo è, per quantità, il settimo produttore mondiale : 350.000 ha producono, a seconda delle annate, da 10 a 14 milioni di ettolitri, di cui circa 3 milioni di ettolitri di Vinho Verde, 650.000 hl di Porto, e 250.000 hl di Madera.
La regolamentazione portoghese prevede dei controlli rigorosi lungo tutta la vinificazione e la commercializzazione, e le autorità portoghesi si sforzano di estendere il rispetto di questa regolamentazione. Per ciò, due organizzazioni ufficiali:
•l'Instituto da Vinha et do Vinho,
•e per il Porto, l'Instituto do Vinho do Porto,
sorvegliano l'attività vinicola dal vigneto fino alla spedizione delle bottiglie, tanto per la quantità che per la qualità.
Ad eccezione dei "Quintas", i tagli sono pratica corrente in Portogallo. La provenienza di un vino non è dunque altamente significativa, e si consiglia quindi di cercare i produttori e negozianti di buona rinomanza.
Vocabolario
•Adega : cantina vinificatrice.
•adamado : dolce
•branco : bianco
•casta : vitigno
•colheita : millesimo
•doce : dolce
•engarrafado na origem : imbottigliato all'origine
•espumante : spumante
•Garrafeira : la riserva privata d'un commerciante. Invecchiato almeno due anni in barili ed un anno in bottiglia. Abitualmente il suo migliore vino, senza indicazione di origine.
•liquoroso : vino liquoroso
•Quinta : tenuta
•tinto : rosso
•velho : vecchio
La classificazione
In 10 Regioni vinicole, 32 "Regiao Demarcada", regioni delimitate, danno origine a delle DOC (Denominaçao de Origem Controlada) dal 1990.
Accanto a queste regioni tradizionali che contribuiscono per un terzo alla produzione nazionale, il Portogallo ha definito una trentina di IPR, Indicacao di Provenienca Regulamentada, che corrispondono alla legislazione europea sui VQPRD. La definizione degli IPR comprende la delimitazione delle aree di produzione e la specificazione dei vitigni autorizzati, delle rese massime, ecc.
Alla fine, le regioni che soddisfano a tali prescrizioni, possono pretendere la "Denominaçao de Origem".
Le categorie previste dal sistema sono le seguenti, dal livello di qualità più basso al più alto:
* Vinhos de Mesa - Vini da tavola
* Vinhos Regionais - Vini regionali. Corrispondono, in termini generali, ai Vin de Pays Francesi
* Indicação de Proveniencia Regulamentada, IPR - Indicazione di Provenienza Regolamentata. Corrispondono, in termini generali, ai vini ad Indicazione Geografica Tipica Italiani
*Denominação de Origem Controlada, DOC - Vini a Denominazione d'Origine Controllata. Questa categoria è la più utilizzata del Portogallo e la produzione dei vini DOC supera, da sola, in termini di quantità, le produzioni di tutte le altre categorie.
Le norme che regolano l'etichettatura dei vini prevedono l'indicazione del nome della zona DOC e nel caso di vini monovarietali, cioè prodotti con una sola varietà d'uva e espressamente indicata in etichetta, il vino deve essere prodotto con almeno l'85% di quella varietà. Nelle etichette dei vini Portoghesi possono inoltre essere riportate le seguenti indicazioni:
* Verde - Utilizzato per i vini giovani e che si consigliano di bere non appena terminata la loro produzione
* Maturo - Utilizzato per i vini che hanno subito un certo periodo di affinamento e che possono essere ulteriormente affinati
* Garrafeira - Questo termine è utilizzato per i vini che possiedono particolari qualità e lungamente affinati in botte oppure in bottiglia. Equivale alla dizione riserva. I garrafeira bianchi devono essere affinati per almeno 6 mesi nel contenitore di produzione e per almeno 6 mesi in bottiglia. I garrafeira rossi devono maturare per almeno 2 anni nei contenitori di produzione e per almeno un anno in bottiglia. I vini di questa tipologia devono avere un titolo alcolico più alto delle equivalenti DOC di almeno mezzo grado.