Questa regione di un centinaio di migliaia di ettari di cui 56.000 in AOC, è posta sotto la tripla firma dei sassi, del sole, e del maestrale. Il suolo non si è potuto lavorare che a partire dal tredicesimo secolo. Vengono impiegati venti vitigni di origini diverse (Linguadoca, Italia, Spagna), ma ogni vignaiolo si accontenta - se si può dire - di coltivare 5 o 6 vitigni. Si tratta di una precauzione contro i danni climatici, in particolare il maestrale, e talvolta anche lo scirocco .
I vini rossi, generosi, si adattano a quasi tutte le cucine, con una preferenza per i piatti piccanti ed alle erbe. I vini che meritano di invecchiare saranno riservati alla selvaggina.
Côtes du Rhône - La denominazione Côtes du Rhône si estende su 40.000 ha che appartengono a 163 comuni ripartiti su 6 dipartimenti, e produce 2,1 milioni di ettolitri.
Côtes du Rhône-Villages - Le denominazioni Côtes du Rhône-Villages e Côtes du Rhône-nom de village occupano 5.000 ha che producono 145.000 hl.
La denominazione Côtes du Rhône-Villages concerne 77 comuni dell'Ardèche, della Drôme, del Gard, e della Vaucluse.
Tra questi, 25 hanno inoltre il diritto di utilizzare una delle 16 denominazioni comunali, concesse nel 1957, a condizioni più restrittive che per la denominazione semplice. La resa di base è limitata a 42 hl/ha.
Vacqueyras - E' divenuto AOC nel 1990. Due comuni : Vacqueyras e Sarrians, producono 27.000 hl su circa 700 ha.
Gigondas - Il vigneto di questo villaggio fortificato, appeso al fianco nord dei dentelles di Montmirail, prodotto 40.000 hl su 1.180 ha delimitati nel 1971.
Tavel - I 1.000 ha in produzione a Tavel sono dedicati al rosato : 40.000 hl di vino la cui alta gamma è comprende tra i 3 migliori rosati francesi, col Marsannay (Côte d'Or), ed il Riceys (Aube). Del resto Tavel rivendica per il suo vino il titolo di migliore rosato francese.
Lirac - La denominazione delimita 2.000 ha a nord di Tavel, sui villaggi di Lirac, Saint-Laurent-des-Arbres, Saint-Geniès-de-Comolas, e Roquemaure; ma solo 650 ha sono utilizzati, fornendo una produzione tricolore di 20.000 hl. Lirac beneficia di un sottosuolo sabbioso misto di detriti calcarei, argille rosse, e grossi ciottoli arrotondati, come a Tavel ed a Châteauneuf.
Châteauneuf-du-Pape - Come tutti sanno, il nome della città proviene da un castello, eretto dai Papi nel quattordicesimo secolo, oggi in rovina. Il "Campo dei Papi" che Giovanni XXII - secondo papa in Avignone - fece piantare, esiste ancora.
I vigneti, occupano particelle di 5 comuni (Châteauneuf, Courthézon, Orange, Bédarrides, e Sorgues, occupa il vecchio letto del Rodano preistorico, coperto dei grosso ciottoli che restituiscono durante la notte il caldo immagazzinato il giorno. Sotto questi ciottoli, si trova dell'argilla che agisce come una spugna, assicurando una riserva di acqua alla quale le piante possono attingere regolarmente.
Muscat des Beaumes-de-Venise - Beaumes proviene dalla parola "balmes" : grotte e cavità. Quali ? queste dei Dentelles di Montmirail il cui sito grandioso domina i vigneti. Beaumes-de-Venise, (il comune di Aubignan ha anche diritto alla denominazione), situata nella Vaucluse, a sud di Rasteau, prende il suo nome dal contado veneziano, un tempo situato a nord di Carpentras. Il vino di questo piccolo territorio piaceva tanto ai papi, allora in Avignone, che se ne riservarono l'esclusiva.
Coteaux du Tricastin - 22 comuni della Drôme producono 100.000 hl su 2.000 ha.
Côtes du Luberon - Diventato AOC nel 1988, il vigneto è ripartito tra 36 comuni, su circa 3.000 ha che producono 150.000 hl. I suoli calcarei sono sottoposti alle rudi condizioni climatiche di tipo continentale.
Côtes du Ventoux - Le Côtes du Ventoux sono diventate AOC nel 1973. 300.000 hl sono prodotti su 6.900 ha, in 51 comuni della Vaucluse, di cui Bédoin è il centro. Il vigneto, situato ad un'altitudine compresa tra 100 e 400 metri, sottoposti ad un clima più fresco che quello della valle del Rodano, dà in generale dei rossi leggeri. Un quarto della produzione è tuttavia, più tannico, colorato, e meglio strutturati.